Coladir

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2018
Coladir

Un progetto realizzato all'interno del
Centro Sportivo Cridola di Lorenzago di Cadore
insieme al fotografo Cristiano Corte
e liberamente ispirato a Le Città Invisibili di Italo Calvino

 

A Coladir, città eterna, apparentemente non abita nessuno.
Il viaggiatore si imbatte in lande desolate, case abbandonate e strade deserte.
Al centro della città di Coladir si erge un gigantesco palazzo di vetro color turchese.
All’interno del palazzo ci sono quattrocentotrentadue stanze. Tutte le stanze sono vuote, tranne una, che custodisce una piccola fontana di pietra.
Si tramanda a Coladir questa credenza: che un’epidemia di colera abbia devastato la città in un’epoca remota.
Tutti gli abitanti bevvero dalla fonte e guarirono, ma persero totalmente la ragione.
Sempre si racconta che, impazziti, si rifugiarono in profonde tane nei boschi, dedicandosi a costruire piccoli flauti di legno.
Alcuni viandanti giurano di aver udito dolci melodie diffondersi dal sottosuolo delle foreste, tuttavia non esistono testimonianze attendibili, e ulteriori ricerche sono in atto per determinare l’effettiva presenza di questa specie.

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